Siamo felici?
Pubblicato il 6 giu 2025
Siamo felici?
Innanzitutto, che vuol dire felicità?
Boh.
Quando sei felice, sorridi, vedi tutto positivo intorno a te.
Non credo sia una definizione accurata.
Chiediamo a qualcuno di più esperto.
Mi dicono:
“La felicità è uno stato emotivo positivo caratterizzato da soddisfazione, benessere e appagamento nei confronti della propria vita o di un momento specifico.”
Ci può stare.
L’ho detta meglio io, dai.
Quindi siamo soddisfatti, felici e appagati?
Che cazzo ne so.
Io credo sia uno spettro.
(always is a spectrum, ho fatto l’idoneità di inglese oggi, scusate)
Ovvero: non esiste un sì definitivo, un no definitivo.
Dipende.
Dai giorni, dalle ore, e alcune volte dai minuti.
Molte volte la felicità dura un attimo.
Uno sguardo, una risata, un momento di consapevolezza con se stessi,
un obiettivo raggiunto.
Quella felicità poi svanisce.
Ne rimane il ricordo.
Quando ci ripensi sorridi, ma sai che ora non sei più felice come prima, fin quando non ritorni felice.
La felicità è molto volatile, in effetti.
Non penso esista una persona al mondo eternamente felice.
E menomale, sai che palle…
È bello essere tristi, arrabbiati.
Non è vero.
Però mette un po’ di colore, dai.
Essere sereni invece, secondo me, può definirsi uno stato d’animo.
La serenità pervade la nostra esistenza, anche nei momenti bui.
Forse la serenità in quei momenti diventa speranza.
Speranza che le cose prima o poi (spesso più poi che prima) andranno bene.
Serenità è quando sai che alla fine di tutto, un sorriso te lo farai.
Serenità e felicità non sono strettamente correlate.
Altrimenti sarei sempre felice.
Ti sto dicendo che sono sereno?
Può darsi.
Anzi sì, sono sereno.
Forse.
Ma io che ne so.
Okay analizzarci, però mi sembra una domanda un po’ complessa.
Però effettivamente me la sono fatta da solo.
Come al solito mi infilo da solo nei casini…
Quindi, sono felice?
Non alle 22.30 del 6 giugno.
Prima sì.
Domani, chissà…
E tu sei felice?
(perdona la domanda del cazzo di venerdì sera)
A.L.