L'Attesa
Pubblicato il 12 giu 2025
Odio l’attesa.
Attendere un amore.
Attendere il risultato di un esame.
Attendere il pennello da barba superfigo che ho ordinato.
Che schifo, l’attesa.
Meglio tutto e subito, come direbbe un caro amico.
O forse no.
L’attesa aumenta il desiderio.
Okay, però se per assurdo l’attesa fosse troppa…
il desiderio aumenterà fino a quando?
Fino a spezzarsi
Fino a non volere più quella cosa
Più attendi e più ti disilludi che non accadrà mai.
L’attesa mi fa stare male.
Quando desidero tanto una cosa, la idealizzo.
Ci penso tutti i giorni.
E se l’attesa diventa lunga, finisco per odiarla.
Non la voglio più.
Eppure, per quanto mi faccia schifo attendere, è proprio
l’attesa che ti fa capire se quella cosa ha davvero valore per te.
L’attesa è come scartare la carta regalo prima di aprire il regalo.
Sei emozionato dal regalo in sé, ma prima devi scartare la carta.
Poi razionalizzi:
dentro ci sono solo un paio di calzini che ti ha regalato tua zia.
Oppure c’è davvero la cosa che desideravi tanto.
E io adesso ti vedo, lì che dici:
“Ma se l’attesa è come la carta regalo, per ricevere un regalo comunque sono obbligato a scartarla, ad attendere?”
Ed è proprio questo il punto.
Le cose più belle nella vita vanno attese.
Non si ricevono subito.
Nell’attesa ci sarà dolore, disperazione, ansia, felicità.
Un saliscendi di emozioni.
Ma forse, alla fine, qualcosa arriverà.
E per quell’attimo, sarà la cosa più bella della tua vita.
Non l’avresti percepita così, se non avessi atteso.
Ormai siamo abituati a gratificazioni istantanee, amori veloci, amicizie lampo.
E forse stiamo perdendo il senso dell’attesa.
Attenderò.
Mi fa schifo attendere.
Attenderò.
A presto,
A.L.
P.S. Il “non scrivere per un po’” è stata una frase un po’ vana.
Sono ispirato, in questo periodo.
I post arriveranno quando mi va. Come sempre.