Agosto

Pubblicato il 2 ago 2025


Agosto.

È il momento dell’anno in cui tutto si ferma.

Tutto diventa un “ci vediamo a settembre”.

Un “ne riparliamo poi”.

È come se ci mettessimo in pausa.

C’è chi va al mare, chi va in montagna, chi rimane a casa.

Ma anche se stiamo a casa, tutto è fermo.

Ammetto sia una cosa molto italiana, purtroppo o per fortuna.

Nel resto del mondo agosto è un mese come gli altri.

Agosto ha quel sentore di pausa prima della rinascita: settembre.

Settembre è la speranza lontana che diventeremo migliori.

Che finalmente riusciremo a iniziare a fare quello che abbiamo sempre voluto fare.

Da settembre si riga dritto.

E puntualmente, ogni anno, la stessa storia…

Ma ora è agosto, godiamoci la quiete prima della tempesta.


Agosto, per me, nella prima metà è sempre molto felice.

Di solito è lì che si concentrano le mie meritate vacanze.

Di solito ricche di intensità e di cazzeggio pensato.

In realtà, cazzeggio e basta.

Con una puntina di scoperta di posti nuovi.

È bello cambiare posto in cui si va.

Poi le mie vacanze, devo dire, da quando ho compiuto 18 anni prendono pieghe strane…

Diciamo che torno sempre con molte storie divertenti da raccontare.

Fa parte del viaggio.

Agosto comincia a cambiare da dopo Ferragosto in poi.

È sempre stato, da quando ho cominciato a essere senziente, un momento di estrema riflessione.

Vi chiederete perché, giustamente…

Ebbene sì, per i pochi che non lo sapevano: purtroppo il 25 agosto, da 22 anni a questa parte, compio gli anni.

Il mio compleanno è sempre stato un momento di bilanci.

Odio fare i bilanci.

No, in realtà amo fare i bilanci.

Un giorno parecchio lontano vi spiegherò il mio metodo di fare dei resoconti quadrimestrali della mia vita (sì, sono pazzo, lo so…).

Però ecco, fare i bilanci di quello che sto diventando anno dopo anno risulta sempre un momento intenso e complicato.

Ricordo che a 16 anni scrivevo (sì, scrivo da sempre - pensa che fortuna, ora, poter leggere cosa penso) che non vedevo l’ora di fare 18 anni.

Per ovvi futili ma fondamentali motivi: patente, poter viaggiare dove c. mi pareva e ricordo un certo fermento nel poter finalmente aprire un conto corrente a mio nome.

(Sì, sono pazzo, lo so… pt. n-esima)

Sostanzialmente aspettavo i 18 anni per essere libero di fare quello che volevo.

(È ancora lunga la strada… ma ci arriveremo)

Poi, superati i 18, sei leggermente gasato per i 20 anni.

Superati i 20, vuoi bloccare lo scorrere del tempo.

Ecco, la seconda metà di agosto è cercare di capire se la direzione che sta prendendo la mia vita mi piaccia o meno.

Era meglio essere nati a fine dicembre.

Almeno facevo sia i bilanci sul compleanno che sulla fine dell’anno.

Con una fava acchiappavo due piccioni estremamente ghiotti.


Il mio agosto è spensierato, pieno, e sul finire riflessivo e a tratti malinconico.

Praticamente ogni mio mese dell’anno?

No dai, non sto in sessione almeno…

Scherzo, ovviamente.

La vera motivazione del perché dopo metà agosto cambia tutto è che tocca ricominciare a studiare.

E questo succede adesso con l’università.

Ma succedeva anni orsono con i malvagi compiti delle vacanze, che però a differenza dell’università, ho sempre posticipato al settembre che verrà…


Che strano agosto.

Che strano compiere 22 anni.

Che strano dover ogni anno riflettere su come stiamo crescendo.

Godiamocelo.

Anche perché poi arriva colui.

Colui che ci riporta al presente.

Colui che non ci farà nessuno sconto.

Colui che ci dà sempre speranza di cambiare, ogni anno.

Ci vediamo a settembre.

O forse no.

Chissà.


A presto,

A.L.


P.S.

Ho trovato un modo per poter scrivere e pubblicare sul blog da ogni parte del mondo, semplicemente col telefono.

È finita…

Tra poco partirò per il mare con degli amici.

E tra milioni di avventure che solo a me potrebbero capitare…

Chissà, ci scappa un post.

L’acqua e il viaggio, da sempre, mi hanno molto ispirato.

Ma fino ad ora i miei pensieri rimanevano su una piccola agenda Generali rubata in uno dei strampalati viaggi della mia vita.

E lì tanti rimarranno.

Però forse qualcosa uscirà.

O forse no.

Lenzi © 2025